«Vengo dal Belcanto, avendo fatto tanto Rossini, e credo che sia questo l’approccio giusto per affrontare Norma, non il Verismo». Seduta sulla poltroncina rossa di un palco, Marina Rebeka si racconta sotto lo sguardo di una telecamera. Quella della Latvijas Televizija, la televisione nazionale della Lettonia, che da sei mesi la segue in varie città cogliendo momenti della sua vita privata e artistica, per realizzare su di lei un lungo documentario che andrà in onda in più puntate il prossimo autunno. Il soprano debutterà stasera al Teatro Verdi, alle 20.30, in “Norma” di Vincenzo Bellini, cantando nel ruolo del titolo, con la regia di Federico Tiezzi ripresa da Oscar Cecchi. DirigeFabrizio Maria Carminati. Alla Rebeka si alternerà il soprano spagnolo Saioa Hernandez, prossima interprete di Luisa Miller. Nel ruolo di Pollione si avvicenderanno Sergio Escobar e Rubens Pelizzari. Adalgisa è affidata aAnna Goryachova e a Nidia Palacios. Andrea Comelli sarà Oroveso, Hanna Yevtiekhova darà vita a Clotilde e Motoharu Takei a Flavio.
Nata a Riga nel 1980, Marina Rebeka si è diplomata nel 2007 all’Accademia di Santa Cecilia. «Non sono pura lettone e si vede – dice – non sono bionda. Ho sangue misto, lettone, estone, inglese, bielorusso, anche di una famiglia russa abbastanza famosa ai tempi degli zar. Mi considero però lettone, il mio cuore è lì». La sua agenda, fittissima di impegni internazionali, la porterà anche all’Opera di Riga con una “Boheme” il 30 aprile e un Verdi Gala il 12 giugno. Ed è stata lei a tenere il primo concerto lirico al Lielais Dzintars (Grande Ambra), un auditorium multisala da poco inaugurato a Liepaja, situata come Riga sul Mar Baltico. Il debutto di stasera è per il soprano un punto di partenza, non di arrivo. Dovrà infatti cantare Norma anche all’apertura della stagione 2017/18 al Metropolitan di New York, dove già è stata con Violetta per “La Traviata”.
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